Accoglienza e ambientamento

ACCOGLIENZA ED AMBIENTAMENTO
L’apertura dei nidi nel mese di settembre inizia con due momenti ben distinti:

  • il re-inserimento dei bambini già frequentanti;
  • l’inserimento dei bambini nuovi.

La fase di re-inserimento prevede che, nei primi giorni di avvio dell’attività, venga dedicato un tempo idoneo al rientro dei bimbi già frequentanti al nido. E’ un momento significativo perché permette loro di ritrovare i vecchi amici e di continuare ad intessere le relazioni già create con le educatrici. 
In un clima di appartenenza e familiarità si avvia il nuovo anno e ci si appresta ad accogliere i nuovi bambini che arriveranno. 
La fase di inserimento dei bambini nuovi si conclude di solito entro novembre. Durante tale periodo, tutto il personale educatore è impegnato ed attento a quel delicato passaggio che avviene quando un bimbo con la sua famiglia entra nel nuovo ambiente nido. 
Questa fase è preceduta da un colloquio durante il quale genitori ed educatrici hanno la possibilità di scambiarsi le informazioni, capire attese ed ansie, creare il clima migliore affinché si realizzi per il bambino un ambientamento sereno. 
L’entrata nel nuovo ambiente è un momento particolarmente delicato che va preparato e proposto con gradualità e flessibilità, tenendo conto delle esigenze e delle risposte comportamentali che ciascun bambino esprime. 
L’inserimento si realizza con la presenza del genitore durante la prima settimana di frequenza per sostenere il bambino in questa esperienza ed con una presenza che va gradualmente a diminuire nella settimana successiva. 
Il monitoraggio dell’evoluzione della situazione avviene tramite il continuo scambio con le famiglie e la costante disponibilità al dialogo.

UNA GIORNATA “TIPO” AL NIDO
La “giornata al nido” è un tempo ricco di esperienze e di emozioni che bimbi ed adulti vivono con intensità. 
Al mattino, i bimbi vengono accolti fino alle ore 9:15. Viene poi proposta loro una piccola merenda che, specie per quelli arrivati alle 7:30, è ben gradita. 
Successivamente, l’attenzione è rivolta al gioco attraverso proposte articolate e modulate in base ai bisogni evolutivi ed al monitoraggio delle osservazioni effettuate dalle educatrici. 
Intorno alle 10.30 si torna tutti in sezione e ci si prepara per il pranzo, lavando le mani e mettendo i bavaglini. 
Circa alle 11:30, terminato il pranzo, si comincia a spogliarsi per andare a dormire. 
Al risveglio, verso le 14.30 circa, viene proposta una merendina e via ancora a giocare, prima dell’arrivo dei genitori. 
La scansione della giornata crea un ritmo, ma ciò che è importante sottolineare è che tutto avviene con elasticità, dando il tempo a tutti i bambini, da quelli più interessati al gioco a quelli più lenti nel pranzare, di fare tutto con una certa calma. 
L’impostazione globale della giornata ha, pertanto, un ritmo cadenzato dalle loro esigenze e l’intervento del personale educatore nelle diverse fasi della giornata avviene proponendo le situazioni all’intero gruppo. L’imitazione tra i bambini ed il fatto che una “regola” valga per tutti diventano le condizioni per ciascun bambino per accogliere le indicazioni delle educatrici, con la possibilità di sperimentarsi secondo le proprie capacità nei diversi momenti di vita comunitaria.
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